Nizza tra Italia e Francia: un’identità condivisa


La città di Nizza, situata sulla costa mediterranea, è oggi una delle principali località della Costa Azzurra francese. Ma pochi ricordano che, fino alla metà dell’Ottocento, questa vivace metropoli portava un’identità profondamente italiana. La sua storia, le sue tradizioni e persino il suo paesaggio urbano raccontano ancora oggi una storia di confine, di fusione culturale e di armoniosa convivenza tra due anime: quella francese e quella italiana.
Fino al 1860, Nizza faceva parte del Regno di Sardegna, sotto la guida della dinastia dei Savoia. La cessione alla Francia fu il risultato di un accordo politico tra Napoleone III e Vittorio Emanuele II, nel contesto del processo di unificazione italiana. Nonostante il cambiamento amministrativo, l’identità culturale italiana è rimasta impressa profondamente nella città, contribuendo a creare un’identità unica e sfaccettata.
Passeggiando per il centro storico di Nizza – la Vieille Ville – è facile notare le influenze italiane. Le viuzze strette, le facciate color ocra e rosso pompeiano, i tetti di tegole e le chiese barocche ricordano molto più le città liguri che quelle dell’interno della Francia. La Cattedrale di Santa Reparata, con la sua cupola in maiolica, è un perfetto esempio di architettura barocca italiana trapiantata sulla Costa Azzurra.
Anche la gastronomia locale racconta questa eredità. Piatti come la socca (una sorta di farinata di ceci), la pissaladière (simile a una focaccia con cipolle e acciughe), e la ratatouille, che ha affinità con le caponate del Sud Italia, rappresentano l’incontro tra tradizioni culinarie italiane e francesi.
Fino a pochi decenni fa, il dialetto nizzardo – fortemente influenzato dal piemontese e dal ligure – era ampiamente parlato. Ancora oggi alcuni nomi di strade e quartieri riflettono questa eredità linguistica. Anche i cognomi italiani sono molto diffusi tra gli abitanti: segni tangibili di una memoria che attraversa i confini.
L’area di Nizza è oggi un esempio virtuoso di integrazione culturale. Le comunità italiane e francesi convivono serenamente, dando vita a una realtà ibrida in cui si fondono tradizioni, lingue e mentalità. Gli scambi economici e culturali tra Nizza e l’Italia rimangono attivissimi: molti italiani vivono o lavorano nella regione, attratti dalla vicinanza geografica e dalla familiarità culturale.
Eventi come il Carnevale di Nizza – tra i più antichi e spettacolari d’Europa – celebrano questa doppia anima, con carri e manifestazioni che richiamano tanto lo spirito festoso delle città italiane quanto il savoir-faire delle tradizioni francesi. Inoltre, gemellaggi, festival enogastronomici e scambi scolastici tra città italiane e la regione PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra) rafforzano ogni anno questo legame.
La storia di Nizza ci ricorda come le identità nazionali non siano rigide, ma dinamiche e capaci di arricchirsi a vicenda. L’influenza italiana non è una nota del passato, ma una componente viva del presente nizzardo. Nizza è oggi una città che parla due lingue, anche se in modo silenzioso: quella della Francia e quella dell’Italia, fuse in un dialogo armonioso che rende questo angolo di Mediterraneo un esempio straordinario di continuità culturale.